“Come è possibile che sia così diverso dai primi tempi in cui era tutto perfetto?? Dove sto sbagliando per non avere più tutto l’amore di un tempo ?! “
Nulla!
Non avete sbagliato proprio niente, voi !
E’ solo finito lo spettacolo (già, perché una recita non può durare in eterno ).
E ahimè, il narcisista recita.
E voi meritate di più!
Si, perché se state leggendo questo articolo, verosimilmente siete rimasti/e intrappolati/e nella rete di un/una narcisista e state tentando di capirne di più su di loro;
vi sentite confusi/e, smarriti/e e spesso colpevoli (perché loro sanno come “ rigirare la frittata “ e fare apparire voi in torto). Dopodiché , a forza di sentirvi accusare continuamente finite per crederci.
Questa è una tecnica molto comune nel narcisista e si chiama Gaslighting;
e questa strategia funziona perché non vi fidate abbastanza del vostro sentire, della vostra lettura della realtà, del vostro istinto che vi dice che c’è qualcosa che non va in quella iniziale percezione che “casualmente” specchia perfettamente quanto volevate da una relazione ma che poi, da un momento all’altro, è crollata.
Il narcisista copia ciò che vorrebbe essere come un bravissimo attore, interpretando il suo Ideale dell’Io, o come voi l’avreste voluto voi.
In realtà però è, come lo definisce Keaplan, un “guscio vuoto” con un Sè autentico fermo a 2/3 anni di età.
Perciò la persona con cui state in contatto altro non e’che la maschera di chi vorrebbe essere per sentirsi apprezzato e apprezzabile, ma è solo un falso.
Il narcisista non prova una reale empatia ma recita le reazioni e ciò che dovrebbe sentire verso gli altri, fa ciò che ha imparato essere il comportamento da tenere per apparire adeguato.
La trappola maggiore inizia dunque durante dopo il primo incontro, in cui appaiono una sua presunta sensibilità e un acume che portano la preda a fidarsi del narcisista stesso, proprio perché si sente compresa e apparentemente sostenuta .
Il bluff narcisistico nasce dal fatto che in effetti questi soggetti hanno dovuto imparare per poter “predare”, a conoscere l’altro, allo scopo però di manipolarlo a proprio piacimento e non per un reale e autentico affetto.
Il narcisista infatti non ha una rappresentazione della mente dell’altro e non sente vere emozioni.
Dopo una prima fase di love bombing in cui appare nella sua migliore rappresentazione di Sè, la maschera inizia a sgretolarsi e compaiono il gelo, la predazione, la tirannia e la sensazione netta per chi gli sta vicino, che il narcisista sia insensibile al dolore altrui .
In effetti egli è infastidito e addirittura disprezza la vulnerabilità perché non accettando la propria e non riconoscendola in se stesso non può che disprezzarla nell’altro.
Per questo motivo “il narcisista ad alto indice” arriva ad essere perverso fino ad essere definito Psicopatico Funzionale.
“Funzionale”, perchè costui ha un’apparenza socialmente e a livello relazionale, ma internamente non riconosce bensì disprezza tutte le parti “morbide” (dalla tenerezza alla fragilità/vulnerabilità) che vede negli altri e che risuonano con le parti fragili di se stesso, venendo da lui lette come grandi e gravi debolezze. Per il soggetto in questione essere debole è gravissimo.
I Narcisisti hanno un’identificazione totale con ciò che fanno, per cui ad ogni piccola mancanza si sentono sbagliati tout court e per questo incapaci e immeritevoli di stima e vicinanza; perciò è chiaro come, dentro di loro, sentirsi ”sgridati” per uno sbaglio sia un vero attacco al proprio loro Sè profondo ( ferita narcisistica).
Una delle tecniche che il Narcisista usa per legare a sé la sua preda è il Rinforzo intermittente, studiato da Skinner. Questa strategia consiste nell’alternanza di love bombing ed assenze, crudeltà e manipolazioni di vario tipo; con questo meccanismo il narcisista co-costruisce una trappola per la preda, la quale continua ad attendere invano il ripetersi di quel love bombing iniziale.
Si è visto come l’uso di questa tecnica faccia si che la preda rimanga imbrigliata ad attendere quel rinforzo che un tempo arrivava ma che, una volta trascorsa la fase iniziale, è presente solo raramente e, appunto, in modo intermittente, casuale.
Comprendere i movimenti manipolatori dei narcisisti, il loro essere come un “ guscio vuoto”, è necessario, anzi fondamentale per riuscire a svincolarsi e dunque per trovare pace lontani dalle loro continue prevaricazioni e umiliazioni; a tal fine, il No contact rimane la strategia relazionale migliore per liberarsi dalla tossicità del legame, perché solamente attraverso la distanza riuscirete a vedere con maggiore lucidità le reali caratteristiche del soggetto in questione e dunque a smascherarlo, liberando voi stessi/e dalla trappola nella quale siete caduti/e.
Vogliatevi bene perseguendo il vostro benessere e non attendendo che il malessere profuso in cui versate, i veri e propri abusi a cui il narcisista vi assoggetta un giorno, “prima o poi” finiranno.
Non vi fidate di certe promesse che, ricordatelo bene, non saranno mai rispettate ma vengono usate unicamente per tenervi vicino, in trappola e infelici.Dott.ssa Chiara Satanassi
Psicologa e Psicoterapeuta a Bologna
Psicologa Psicoterapeuta
Partita IVA P.I. 02915551200
Iscritta all'Ordine degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della Regione Emilia Romagna